La BBC ha prodotto un focus di grande rilievo sul valore del Made in Italy nel mondo della moda, in particolare in quello della pelletteria. Un’analisi economica, storica e identitaria che prova a individuare il valore aggiunto delle maestranze presenti nel nostro paese quando si parla di pelletteria di lusso. Un modo molto interessante e smart per affrontare una questione che certamente chiama in causa diversi aspetti – la storia, la tradizione, il branding, un certo mood che si lega all’idea di Italia nel mondo – e che poggia le sue basi su quello che solitamente viene definito genius loci.
Genius loci? Sì, in altri termini capacità + tradizione ben radicata, questo è quello che differenzia una borsa in pelle fatta in Italia rispetto a un’altra fatta in qualsiasi altra parte del Mondo. E i giornalisti della BBC ripercorrono a ritroso la storia dell’artigianalità italiana a partire dai laboratori artigianali per la lavorazione della pelle, come quello di Prada a Milano (1913), Gucci a Firenze (1921), Ferragamo (Firenze, 1927) o Bottega Veneta (Vicenza, 1966).
Ma come ricorda Riccardo Braccialini (amministratore delegato della Fiera internazionale della pelletteria Mipel) “Il vero movimento italiano pelle è arrivato dopo la seconda guerra mondiale, negli anni ’60, beneficiando di un’economia in forte espansione e del fatto che il costo del lavoro era più economico rispetto ad altre parti d’Europa”.
E veniamo ai giorni d’oggi, durante i quali, come afferma Elizabeth Paton, corrispondente da New York per riviste di Moda, “Il Made in Italy è ancora uno dei marchi più potenti al Mondo”. Com’è possibile in mondo industrializzato come quello attuale? Basti pensare che l’Italia è di gran lunga il principale esportatore di articoli in pelle in Europa, lo scorso anno ha raggiunto la cifra di € 6,8 miliardi nei primi 10 mesi del 2018. E la maggior parte degli oggetti sono borse, che rappresentano oltre il 60% delle esportazioni in termini di valore.
Perché questo grande successo per gli accessori di pelle Made in Italy? Soprattutto per due aspetti: qualità di prodotto e brand value. E sul primo dei due punti che la filiera gioca un ruolo decisivo, una filiera che coinvolge in prima persona aziende come la nostra, produttori di accessori, galvaniche che contribuiscono a spingere sempre più avanti la ricerca stilistica e la durata nel tempo di un prodotto. Giocare un ruolo decisivo all’interno di questa filiera, tutta orientata al ricerca della massima qualità per ogni fase di lavorazione, è un orgoglio per la nostra azienda e un punto fermo nella strategia di crescita di Tecnomet.
Fonte (bbc.com)
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